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 Il carisma dell’Opera Mater Orphanorum si riassume nel motto evangelico “Mihi fecistis”:

Nelle prime pagine delle Costituzioni della Congregazione, il Padre Fondatore spiega il significato dello stemma:
•     In alto, il monogramma di Maria, Madre degli Orfani, incoronata Regina, con il titolo di Mater Orphanorum.
•     Al centro, l’immagine di Cristo Gesù che porta la croce, segno della sua offerta d’amore.
•     In basso, la scritta “Mihi fecistis”, che richiama la chiamata evangelica a riconoscere Cristo nei più piccoli, negli orfani, nei poveri e nei bisognosi.
Questo stemma non è solo un segno grafico, ma un vero programma di vita: vivere la carità come risposta al Vangelo, servendo i più fragili con lo sguardo di Maria e la forza di Cristo.

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LA SPIRITUALITÀ DELL’OPERA MATER ORPHANORUM

 

L’unione con Dio è il cuore della vita spirituale.
Per l’Oblata, questa unione si compie nel servizio agli orfani e ai più bisognosi.
La volontà di Dio, segnata dalle Costituzioni, diventa guida e luce del cammino.
Ogni gesto di carità diventa così incontro con Cristo e risposta d’amore.

 

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LEGAME SPIRITUALE-CARISMATICO CON SAN GIROLAMO EMILIANI 

 

La vita esemplare di San Girolamo Emiliani, segnata da un ardente spirito di carità, ha acceso nel cuore sensibilissimo di Padre Giovanni Antonio Rocco lo stesso carisma: un amore paterno e materno che Dio dona agli orfani, alle vedove, ai piccoli, agli abbandonati, ai poveri e ai marginati. In lui si è sprigionata la forza di “farsi tutto per tutti”, manifestando l’amore del Padre e della Madre che è Dio stesso e Maria Santissima, la dolce Madre degli Orfani.
Dal Santo Fondatore, Padre Rocco ha attinto il grande amore verso la Vergine Santa e verso il Salvatore dolcissimo, per diffonderlo al mondo intero. È l’annuncio di un Dio che si fa vicino alle miserie umane e alla vita di ogni uomo che apre il cuore a Lui, sia ricco o povero, buono o peccatore.
Per Dio ogni essere umano ha un valore infinito, pari al sacrificio del Suo Figlio Divino. Da questa certezza nasce la preghiera del Fondatore:
“Dolcissimo Gesù, non siatemi Giudice, ma Salvatore.”

MIHI  FECISTIS

"Tutto quello che farete al più piccolo dei miei fratelli l'avrete fatto a me"

(Mt. 25, 40)

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